Cammino distratta,
dialogo muta, pensieri silenti.
Improvviso mi abbaglia
librato sul muro un palloncino rosso.
Ritorno bambina,
afferro il suo filo, lo seguo e mi lascio portare:
un fantastico libro di storie
si apre sui muri e si lascia sfogliare.
Racconta di amori, di sogni, di inganni, paure
Intreccia disegni e parole
Reinventa le crepe dei muri
Si snoda sinuoso
Lo temi perduto e riappare
Irrompe beffardo e ti svela
– qui in alto, giù in basso-
le vie per scappare.
Grazie, sconosciuto poeta, che affidi al graffito la tua leggerezza e ci inviti a cercare con lo sguardo i tuoi segni, piuttosto che le tante brutture che lordano la nostra città…e non solo i suoi muri.