Le emozioni, si sa, abitano il corpo. Con il nostro corpo possiamo stringere una forte alleanza per imparare ed addestrarci a viverle nella maniera migliore, assaporando ed esprimendo la loro vitalità senza consentire loro di travolgerci e di fare danni, a volte irreparabili.
Lunghi anni di eutonia mi hanno educata all‘ascolto di me, immobile o nel movimento. È così accaduto che portare e mantenere l’attenzione in un punto piuttosto che nell’altro provocasse profonde risonanze, mi portasse alla mente ricordi perduti, sciogliesse nel pianto grumi originati chi sa quando, chi sa come…
Aprire la porta all’attenzione e all’ascolto delle mie sensazioni, sospendere il giudizio, mi ha dato più consapevolezza di mille discorsi e mi ha consentito di cogliere i segnali da prendere in considerazione prima di essere travolta da un’esplosione di rabbia o da un attacco di ansia, per risollevarmi e darmi coraggio in una giornata buia.
Ho imparato a mettere in atto semplici strategie: ad ascoltare e modificare il respiro, a sdraiarmi per terra o a portare l’attenzione ai piedi per scaricare tensioni, a fare semplici movimenti che mi aiutano ad aprire torace e cuore, ad allargare le braccia e darmi lo slancio per staccarmi dalle miserie e volare, a danzare da sola lasciando che il mio corpo si riempia della musica e si muova al ritmo di cui ho bisogno al momento.
Ho trovato maestri e maestre che mi hanno accompagnata in questa ricerca, che mi hanno fatta esercitare ad osservare i fenomeni che incontravo, senza la pretesa di insegnarmi che cosa è bene fare in un caso o nell’altro, ma offrendomi delle chiavi per capire cosa era bene per me.
Avevo intuito che associare certi movimenti a specifici ricordi o immagini mentali mi aiutava a recuperare lo stato desiderato. La PNL mi ha indicato strategie e scorciatoie per ancorare determinati stati, in maniera di potervi accedere più facilmente e a modificare la rotazione delle emozioni sul nascere, per rallentarle e indirizzarle.
Quando serve, richiamo alla mente i miei luoghi mitici, gli incontri risolutivi, le esperienze straordinarie che ho vissuto, rivedo le immagini, ascolto le voci e i suoni, ri-sento nel mio corpo le sensazioni di allora…e quasi per incanto si ricrea dentro di me lo stato desiderato, con il quale meglio affrontare la prova che mi aspetta.
…avete capito che l’incontro con la balena azzurra, di cui ho scritto ieri, è la mia ancora potente che mi consente di affidarmi, calma e sicura, quando devo affrontare un’incognita grande?