Ode laica al mio Protettore

Guido di Pietro Trosini 
da Moriano, a Rupecanina,
uomo di zolle, ancorato alla terra,
sei diventato Angelico 
e ti hanno reso Beato
perché risplende di luce divina 
la tua opera umana.
Conosce il dolore il tuo canto gioioso,
non giri lo sguardo, 
contempli la croce…
e da chissà dove si insinua la luce!

Cercavo la grazia e la leggerezza
mirando i tuoi angeli alati;
i colori splendenti scaldavano il cuore.
Nei momenti più bui 
San Marco era un faro:
entravo a cercare la luce, la pace, 
scintille di gioia.
Ora so che per me 
maestro di vita tu sei.
Mi insegni a cercare bellezza e armonia,
a guardare più attenta,
a vedere la luce.
Mi inviti a un impegno costante,
sereno e profondo
per creare aperture.

Volevano darti il potere:
eri saggio e sapevi guidare,
ma potenza più vera scegliesti:
mostrare il qui e l’oltre,
dipingere corpi reali, 
vestiti di carne e di stoffe,
e indicare un altrove.
Sapevi nutrire speranza e utopia,
incarnare il sublime,
dischiudere porte
ed aprire orizzonti.

Voglio ali dorate,
per volare su in alto,
amare gioiosa la vita, 
comunque lei sia,
vedere serena armonia
nelle cose terrene,
scoprire bellezze nascoste,
ispirare la pace,
nutrire fiducia e speranza
in un mondo migliore.
Per questo, sei il mio Protettore!
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