
Guido di Pietro Trosini da Moriano, a Rupecanina, uomo di zolle, ancorato alla terra, sei diventato Angelico e ti hanno reso Beato perché risplende di luce divina la tua opera umana. Conosce il dolore il tuo canto gioioso, non giri lo sguardo, contempli la croce… e da chissà dove si insinua la luce! Cercavo la grazia e la leggerezza mirando i tuoi angeli alati; i colori splendenti scaldavano il cuore. Nei momenti più bui San Marco era un faro: entravo a cercare la luce, la pace, scintille di gioia. Ora so che per me maestro di vita tu sei. Mi insegni a cercare bellezza e armonia, a guardare più attenta, a vedere la luce. Mi inviti a un impegno costante, sereno e profondo per creare aperture. Volevano darti il potere: eri saggio e sapevi guidare, ma potenza più vera scegliesti: mostrare il qui e l’oltre, dipingere corpi reali, vestiti di carne e di stoffe, e indicare un altrove. Sapevi nutrire speranza e utopia, incarnare il sublime, dischiudere porte ed aprire orizzonti. Voglio ali dorate, per volare su in alto, amare gioiosa la vita, comunque lei sia, vedere serena armonia nelle cose terrene, scoprire bellezze nascoste, ispirare la pace, nutrire fiducia e speranza in un mondo migliore. Per questo, sei il mio Protettore!